ARA on line (Archivi Reperti Archeologici) è un applicativo che è stato realizzato per la consultazione delle banche dati dei beni archeologici del Lazio.
Il progetto nasce per rispondere ad una precisa esigenza: consentire interoperabilità dei dati e quindi condivisione di informazioni residenti su sistemi informatici diversi, indipendentemente dalla piattaforma tecnologica con cui essi sono stati realizzati. L’impellenza di una risposta efficace a tale problematica è apparsa, in questi ultimi anni, particolarmente evidente non soltanto all’interno della Regione Lazio dove, per lo specifico settore dei beni culturali, esistono banche dati distinte realizzate con differenti tecnologie, ma anche ai diversi Enti pubblici che, nel Lazio, sono preposti alla catalogazione e valorizzazione del patrimonio regionale e nazionale, compiti per i quali, nel corso del tempo, ciascun Ente ha messo a punto propri sistemi di archiviazione e gestione informatizzata.

Nella fase attuale di sviluppo, il ARA è stato concepito come un progetto-pilota, prendendo le mosse da una singola banca dati, nello specifico il software IDRA, in uso presso l’Area Servizi culturali, promozione della lettura e osservatorio della cultura della Regione Lazio, che gestisce i reperti archeologici dei musei locali e di interesse locale della Regione. Ma ci si augura che il progetto possa trovare ben presto un più ampio riscontro e vedere così il coinvolgimento partecipato di tutti gli Enti che, a livello regionale, gestiscono banche dati di reperti archeologici.

La tecnologia impiegata per consentire l’interoperabilità dei dati è quella dei Web Service (WS) mediante ricorso a protocollo REST (REpresentational State Transfer), che costituisce un interfaccia applicativo ormai ampiamente consolidato presso la maggior parte dei grandi provider di WS (Google, Yahoo, Amazon), ed è considerato ormai standard anche dalla P.A. (se ne veda, ad esempio, l’impiego nel progetto MuseiD-Italia, di Cultura Italia).

Il ricorso ad un protocollo leggero e di facile comprensione, quale è appunto REST – considerato, attualmente, la migliore tecnologia per il consumo di informazioni attraverso WS non solo in Internet, ma anche su dispositivi mobili come Smartphone e Ipad – potrà senza dubbio favorire e rendere agevole l’adesione al progetto anche di quelle Amministrazioni che non possono contare su risorse tecniche e/o economiche per affidare a personale esperto la realizzazione di un WS sul proprio data base. La documentazione dell’API (Application Programming Interface), disponibile on line all’interno dello stesso WS, fornirà infatti a qualsiasi sviluppatore tutte le informazioni necessarie per poter interrogare i WS, sviluppare WS conformi agli standard stabiliti per le proprie banche dati o realizzare applicazioni proprie che sfruttano i WS.

Il presente progetto prevede dunque la creazione di un applicativo web distribuito (ARA) che mette a disposizione un WS pubblico, attraverso il quale sarà possibile interrogare le banche dati attraverso standard REST: si potranno dunque recuperare e visionare le diverse informazioni memorizzate nei singoli sistemi di competenza, sposando così in pieno la filosofia degli “Open Data”, ormai standard per tutte le Pubbliche Amministrazioni.

L’accesso al sistema permetterà la divulgazione dei contenuti archeologici catalogati e archiviati nei numerosi sistemi presenti sul territorio regionale, creando un reale punto di congiunzione e condivisione delle informazioni.

ARA on line è stato realizzato dalla società Andromeda – Archeologia e Informatica Srl, sotto la direzione della società LAit, Lazio Innovazione Tecnologica SpA e, per la Regione Lazio, dell’Assessorato Cultura, Politiche Giovanili, Direzione Regionale Cultura, Politiche Giovanili – Area Servizi culturali, Promozione della lettura e Osservatorio della cultura, con la consulenza tecnica della Direzione Regionale Risorse Umane e Sistemi Informativi – Area Innovazione tecnologica, Gestione Sistemi Informativi e Statistici.